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Eseguire il rendering. Eseguire il rendering. |
Il comando EseguiRendering renderizza il modello con il modulo di rendering corrente, generando un'immagine a colori in una finestra separata.
Oltre alle anteprime ombreggiate, Rhino consente l'esecuzione di rendering a colori con sorgenti di luce, effetti di trasparenza, ombre, texture e mappe di rilievo.
Gli oggetti appariranno bianchi fintantoché non verranno applicati i colori di rendering, i punti di massima illuminazione, le texture, le trasparenze o le mappe di rilievo. Questi attributi vengono controllati tramite il pannello Proprietà, scheda Materiale.
Il processo necessario per renderizzare una scena consiste di quattro passi principali:
Impostare l'ambiente ed il piano d'appoggio.
Aggiungere le luci.
Assegnare i materiali.
Eseguire il rendering.
Anche se questi passi non vanno seguiti necessariamente in quest'ordine, l'uso di questo metodo rende più efficiente il processo di allestimento di una scena. Per migliorare la qualità dei risultati, i passi vanno ripetuti sino ad ottenere l'immagine desiderata.
In ciascun rendering di Rhino, sono presenti una o più sorgenti di luce usate per calcolare l'illuminazione degli oggetti nella scena. Se non si definisce una sorgente di luce nella scena, verrà usata la sorgente di luce predefinita. La sorgente di luce predefinita è un luce direzionale con raggi paralleli che agiscono come se si illuminasse la scena da dietro le spalle dell'osservatore.
I materiali specificano il colore, la finitura, la trasparenza, la texture ed il rilievo da usare con il motore di rendering.
Nella finestra di dialogo Materiale livello, selezionare o creare un materiale.
Digitare una lettera per navigare fino al primo materiale dell'elenco con tale inziale.
Il piano d'appoggio fornisce una piattaforma infinita orizzontale che si allunga sull'orizzonte in tutte le direzioni, ad una determinata altezza. Un piano d'appoggio viene renderizzato molto più velocemente rispetto alle superfici utilizzate come sfondi. Gli si può applicare un materiale qualsiasi.
Gli ambienti descrivono lo spazio che circonda un modello. Questo spazio si riflette sugli oggetti e può fornire un'illuminazione complessiva.
Le proprietà di rendering comprendono impostazioni dell'ambiente quali il colore e l'immagine dello sfondo.
Eseguire il rendering e salvare un'immagine.
Nella finestra di rendering, dal menu File, cliccare su Salva con nome.
Il modulo di rendering di Rhino può salvare file .rimage. Si tratta di un formato file brevettato che memorizza tutte le informazioni renderizzate dal motore di rendering, tra cui i canali dei colori, alfa, di profondità e normali, tutti con una risoluzione a 32 bit per canale.
Queste informazioni vengono usate dalla finestra di rendering per eseguire gli effetti di post-processing e gli operatori dell'esposizione, potendo anche essere usate da eventuali controlli personalizzati implementati da motori di rendering di terze parti per ottenere altri effetti.
Non appena eseguito il rendering, il formato .rimage può essere usato per memorizzare i dati in modo che le regolazioni degli effetti di post-processing e dell'esposizione o le modifiche di formattazione (il salvataggio in un formato diverso senza perdita di informazioni) si possano effettuare in un momento successivo.
Il formato .rimage è supportato solo dalla finestra di rendering di Rhino. Non può essere caricato in nessun altro software. Si tratta di un formato ad alta gamma dinamica che supporta il trasferimento senza perdita di informazioni nei formati HDR e EXR. Essendo un formato non compresso, può generare dei file molto grandi.
I rendering ultimati vengono salvati nel formato .rimage in un percorso temporaneo del disco rigido. Quando uno dei rendering viene riaperto, tutte le impostazioni degli effetti di post-processing e dell'esposizione sono disponibili come se il rendering si fosse appena ultimato.
Per ulteriori informazioni sul post-processing dell'immagine renderizzata, si veda: Post-processing di immagini renderizzate.
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Il comando RenderingArtico imposta tutto sul bianco (materiali, illuminazione del cielo, piano d'appoggio) ed esegue il rendering della vista corrente.
Opzioni da linea di comando | |
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InfluisciSuMateriali | Disattivare per escludere i materiali dalle impostazioni. |
InfluisciSuLuci | Disattivare per escludere le luci dalle impostazioni. |
InfluisciSuPianoDiAppoggio | Disattivare per escludere il piano d'appoggio dalle impostazioni. |
InfluisciSuSfondo | Disattivare per escludere lo sfondo dalle impostazioni. |
Vedi: Wikipedia: Occlusione ambiente.
Barra strumenti | Menu |
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Il comando ChiudiFinestraRender chiude la finestra di rendering.
Comando molto utile quando si generano più rendering. Abbinato al comando SalvaImmagineRenderCome, consente la realizzazione di più rendering ed il loro salvataggio su file diversi tramite script.
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Il comando CopiaImmagineRenderSuAppunti copia l'immagine della finestra di rendering negli Appunti.
Barra strumenti | Menu |
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Il comando RenderingIngrandimento renderizza l'area selezionata della vista corrente nella finestra di rendering, usando la risoluzione specificata sul pannello Rendering.
Barra strumenti | Menu |
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Il comando RenderingSuFinestra renderizza l'area selezionata della vista corrente nella finestra di rendering, usando la risoluzione della vista.
Barra strumenti | Menu | Pannello Menu ingranaggio |
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Pannelli Rendering |
Rendering |
Il comando Rendering apre il pannello Rendering che fornisce accesso veloce alle proprietà del documento.
Imposta il modulo di rendering corrente. Può trattarsi del motore di rendering integrato di Rhino oppure di un plug-in.
Specificare una sorgente per la vista.
Renderizza la vista corrente.
Selezionare una vista per eseguire il rendering dall'elenco.
Selezionare una vista con nome per eseguire il rendering dall'elenco.
Selezionare un'istantanea per eseguire il rendering dall'elenco.
Il rapporto di aspetto viene visualizzato sulla destra del menu.
Effettua il rendering della vista attiva, utilizzandone la dimensione in pixel.
Effettua il rendering della vista attiva usando la risoluzione personalizzata. Definire la risoluzione personalizzata specificando l'altezza e la larghezza della vista in pixel.
Effettua il rendering della vista attiva usando la risoluzione selezionata.
Se si aggiunge un file di testo denominato render_sizes.txt alla cartella in cui si trova il file eseguibile di Rhino (.exe), il modulo di rendering di Rhino ed alcuni altri motori di rendering leggeranno questo file di testo per le dimensioni di rendering personalizzate.
Mantiene il rapporto di aspetto della vista. Quando si modificano l'altezza o la larghezza, l'altra dimensione cambia di conseguenza.
Calcola le dimensioni dell'immagine nel sistema di unità selezionato in base alle impostazioni della risoluzione e del DPI (punti x pollice). Risulta utile per determinare le dimensioni di un'immagine da stampare.
Imposta le dimensioni dell'immagine in pixel, pollici, millimetri o centimetri.
I pixel ("punti") per pollice dell'immagine.
Rendering 15 campioni.
Rendering 50 campioni.
Rendering 500 campioni.
Rendering 1500 campioni.
Lo sfondo è ciò che si osserva direttamente di fronte alla camera se non ci sono oggetti che ne occludono la vista. Lo sfondo non è un oggetto 3D, esiste solo sullo schermo.
Mostra un colore in tinta unita.
Mostra un gradiente a due colori. Il colore della parte superiore dell'immagine di sfondo è il colore solido impostato sopra.
Mostra la porzione di ambiente corrente visibile dalla camera nella vista.
Crea un nuovo ambiente usando un modello template dalla libreria.
Modifica l'ambiente selezionato.
Consultare: Editor degli ambienti.
Copia l'ambiente selezionato su un nuovo ambiente con le stesse impostazioni.
Mostra il wallpaper della vista corrente.
Adatta il wallpaper alla vista renderizzata.
Lo sfondo viene renderizzato con il canale alfa per la trasparenza. L'immagine deve essere salvata in un formato file che supporta il canale di trasparenza alfa (.png, .tga, .tif).
Attiva il piano d'appoggio.
Apre il pannello Piano d'appoggio.
Assegna un ambiente personalizzato che verrà riflesso dagli oggetti della scena.
Crea un nuovo ambiente usando un modello template dalla libreria.
Modifica l'ambiente selezionato.
Consultare: Editor degli ambienti.
Copia l'ambiente selezionato su un nuovo ambiente con le stesse impostazioni.
L'opzione Nessun ambiente applica uno sfondo di colore grigio semplice.
L'ambiente Studio offre un'illuminazione diffusa, fornita da un'immagine ad alta gamma dinamica.
Attiva il sole.
Apre il pannello Sole.
Attiva la luce del cielo.
Regola l'intensità della luce del cielo.
Imposta un ambiente da usare come luce proveniente dal cielo.
Crea un nuovo ambiente usando un modello template dalla libreria.
Modifica l'ambiente selezionato.
Consultare: Editor degli ambienti.
Copia l'ambiente selezionato su un nuovo ambiente con le stesse impostazioni.
Apre il pannello Luci.
Determina se i riflettori che si trovano in livelli nascosti o che sono stati nascosti con il comando Nascondi vengono renderizzati o meno.
Il comando Istantanee salva e ripristina le Viste con nome, le Posizioni con nome, gli Stati dei livelli, nonché le impostazioni di rendering, le impostazioni oggetto che includono lo stato bloccato/nascosto, la modalità di visualizzazione, il materiale, la posizione, le impostazioni della luce, la conversione curve in mesh tubolari, lo scostamento, l'arrotondamento bordi, la scanalatura e lo spessore.
Con le superfici, vengono renderizzati anche gli oggetti curva.
Oltre alla superficie in sè, vengono renderizzate le sue curve isoparametriche ed i suoi bordi. Si applica lo spessore dei bordi impostato nella vista renderizzata.
Con le superfici, vengono renderizzate anche le quote ed i testi.
Il comando Istantanee salva e ripristina le Viste con nome, le Posizioni con nome, gli Stati dei livelli, nonché le impostazioni di rendering, le impostazioni oggetto che includono lo stato bloccato/nascosto, la modalità di visualizzazione, il materiale, la posizione, le impostazioni della luce, la conversione curve in mesh tubolari, lo scostamento, l'arrotondamento bordi, la scanalatura e lo spessore.
Di solito, le immagini renderizzate vengono generate con una maggiore profondità del colore rispetto a quelle riproducibili dai monitor e dai formati file a bassa gamma dinamica quali JPEG, PNG e BMP. Ciò causa un effetto denominato "banding" (passaggio tonale a fasce), un errore di quantizzazione. Il dithering riduce gli errori di quantizzazione, eliminando in tal modo i problemi di banding.
Entrambi i metodi di dithering svolgono la stessa funzione. A volte uno è preferibile all'altro, ma in genere il "Disturbo semplice" è migliore.
Consultare: Wikipedia: Dither.
Nessun dithering.
L'algoritmo compie il dithering diffondendo l'errore di quantizzazione di un pixel ai pixel vicini.
Consultare: Wikipedia: Floyd-Steinberg dithering.
Una variazione casuale delle informazioni di luminosità e colore in un'immagine.
Consultare: Wikipedia: Image noise.
I colori dei file immagine vengono corretti in modo tale che le immagini possano essere caricate byte per byte nei pixel RGB dello schermo di un computer ed essere visualizzate correttamente su un monitor. Ciò significa che la risposta al colore di un'immagine standard è non lineare, per cui, per consentire una resa corretta dell'output su un display, occorre applicare la correzione di gamma. Il gamma si riferisce alla funzione di potenza usata per correggere l'immagine.
Il valore di gamma cambia, e di conseguenza corregge l'output dell'immagine.
Consultare: Wikipedia: Gamma correction.
La modalità di visualizzazione renderizzata supporta un workflow lineare per il calcolo preciso di colore, gamma ed illuminazione.
La correzione gamma delle immagini bitmap caricate dal disco viene rimossa (applicando l'inverso del valore di gamma indicato nella casella di modifica Gamma), in modo tale che esse abbiano una risposta lineare prima di passare al motore di rendering. Il motore di rendering le renderizza in questo stato non corretto. La correzione gamma viene applicata all'intera immagine ultimata. Ciò può processare meglio il colore nelle immagini renderizzate.
Il comando Istantanee salva e ripristina le Viste con nome, le Posizioni con nome, gli Stati dei livelli, nonché le impostazioni di rendering, le impostazioni oggetto che includono lo stato bloccato/nascosto, la modalità di visualizzazione, il materiale, la posizione, le impostazioni della luce, la conversione curve in mesh tubolari, lo scostamento, l'arrotondamento bordi, la scanalatura e lo spessore.
Abilita automaticamente i canali di rendering richiesti.
Seleziona manualmente i canali di rendering da includere.
Rappresenta rosso, verde, blu e la trasparenza alfa. Viene usato principalmente per le presentazioni.
Utilizza i colori a scala di grigio per rappresentare la distanza dalla camera. Il pixel più lontano nel rendering è nero mentre il più vicino è bianco.
Usa i valori RGB per rappresentare le coordinate delle direzioni alla normale. Rosso=X, Verde=Y e Blu=Z.
I colori non ombreggiati. È il risultato di una scena di rendering con un'illuminazione uniforme totale e senza ombre.
Modifica il valore seme per variare il modello di rumore.
Quantità di campioni assunti per pixel nella vista Raytracing. Più campioni implicano una migliore convergenza, quindi una migliore qualità.
Se attivo, il comando Rendering userà i campioni indicati precedentemente per renderizzare la scena. Le impostazioni sulla qualità di rendering verranno ignorate.
Numero massimo di rimbalzi della luce. Per una migliore qualità, il valore impostato deve essere alto. Tuttavia, nella pratica, è meglio impostare valori più bassi per un rendering più veloce. Impostando il valore massimo su 0 rimbalzi crea solamente luce diretta.
Numero massimo di rimbalzi diffusi. Il raggio è creato da un riflesso o trasmissione diffusi (traslucenza).
Numero massimo di rimbalzi lucidi. Il raggio è creato da un riflesso o trasmissione speculari lucidi.
Numero massimo di rimbalzi di trasmissione (luce trasmessa mediante un volume).
Numero massimo di rimbalzi diffusi di volume.
Numero massimo di rimbalzi di trasparenza.
Quando le texture, le texture multicanale, le texture procedurali o quelle che usano mappature personalizzate vengono renderizzate dal motore di rendering di Rhino o o nella vista Raytracing, questi tipi di texture vengono convertiti in texture di bitmap. Le qualità di creazione controllano la risoluzione delle texture di bitmap:
Bassa: 2048 x 2048 pixel.
Standard: 4096 x 4096 pixel.
Alta: 8192 x 8192 pixel.
Ultra: 16384 x 16394 pixel.
Quando viene ingrandito un oggetto, i tipi di texture possono apparire pixelati nel rendering se la qualità di creazione è inferiore rispetto a quella richiesta. Utilizzando una qualità di creazione più alta risolverà il problema, ma la quantità di memoria usata per il rendering aumenterà esponenzialmente.
Ripristina tutte le impostazioni di rendering di default
Renderizza il modello corrente.
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Eseguire il rendering. Apri ultimo rendering |
Il comando RenderingApriUltimoRendering apre l'ultimo file immagine di rendering (.rimage).
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Il comando RenderingApriRenderImage apre una finestra browser con i file immagine di rendering più recenti (.rimage).
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Eseguire il rendering. Anteprima di rendering |
Il comando AnteprimaRender renderizza la vista corrente nella finestra di rendering, con la risoluzione del rendering, ottimizzando i tempi di rendering.
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Il comando AnteprimaRenderSuFinestra renderizza l'area selezionata della vista corrente nella finestra di rendering, usando la risoluzione del rendering ed ottimizzando i tempi di rendering.
Barra strumenti | Menu |
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Il comando FinestraAnteprimaRender renderizza, sulla vista stessa, l'area selezionata nella vista corrente, usando la risoluzione della vista ed ottimizzando i tempi di rendering.
Barra strumenti |
Menu |
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Il comando RenderingSegnalaFileImmagine apre una finestra di dialogo per gestire i file immagine esterni.
Questo comando è un alias del comando RenderingSegnalaFileImmagineMancanti con l'opzione Mostra solo file immagine mancanti disattivata di default.
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Il comando RenderingSegnalaFileImmagine apre una finestra di dialogo per gestire i file immagine esterni mancanti.
Opzioni
Attiva l'elenco solo delle immagini mancanti anziché includere le immagini esistenti.
Esclude l'immagine selezionata dall'elenco. Non verrà più segnalata come mancante.
Seleziona un'immagine per sostituire l'immagine selezionata mancante.
Oppure, fare doppio clic su un'immagine mancante per sostituirla.
Cerca le immagini mancanti selezionate dalle librerie online.
Modifica il contenuto di rendering selezionato (materiali, texture o ambienti) che utilizza l'immagine mancante selezionata.
Oppure fare doppio clic su un contenuto di rendering per modificarlo.
Riposiziona la cartella che include le immagini mancanti.
Copia negli appunti i percorsi file di tutte le immagini mancanti.
Salva in un file di testo i percorsi file di tutte le immagini mancanti.
Chiude la finestra di dialogo.
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Il comando RenderingFinestra renderizza, sulla vista stessa, l'area selezionata nella vista corrente, usando la risoluzione della vista.
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Il comando SalvaImmagineRenderCome salva l'immagine della finestra di rendering su un file.
Opzioni di "Salva con nome"
Salva un canale alfa se il tipo di file supporta la trasparenza.
Barra strumenti | Menu |
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Eseguire il rendering. Modulo di rendering corrente |
Il comando ImpostaPlugInRenderingCorrente specifica l'applicazione plug-in corrente per il rendering.
È possibile scaricare alcuni plug-in da: www.rhino3d.com/resources.
Renderizzare la scena del modello
Applicare le luci per il rendering
Rhinoceros 7 © 2010-2021 Robert McNeel & Associates. 13-apr-2021