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EseguiRendering EseguiRendering |
Il comando Rendering renderizza il modello con il modulo di rendering corrente, generando un'immagine a colori in una finestra separata.
Oltre alle anteprime ombreggiate, Rhino consente l'esecuzione di rendering a colori con sorgenti di luce, effetti di trasparenza, ombre, texture e mappe di rilievo.
Gli oggetti appariranno bianchi fintantoché non verranno applicati i colori di rendering, i punti di massima illuminazione, le texture, le trasparenze o le mappe di rilievo. Questi attributi vengono controllati tramite il pannello Proprietà, scheda Materiale.
Il processo necessario per renderizzare una scena consiste di quattro passi principali:
Anche se questi passi non vanno seguiti necessariamente in quest'ordine, l'uso di questo metodo rende più efficiente il processo di allestimento di una scena. Per migliorare la qualità dei risultati, i passi vanno ripetuti sino ad ottenere l'immagine desiderata.
In ciascun rendering di Rhino, sono presenti una o più sorgenti di luce usate per calcolare l'illuminazione degli oggetti nella scena. Se non si definisce una sorgente di luce nella scena, verrà usata la sorgente di luce predefinita. La sorgente di luce predefinita è un luce direzionale con raggi paralleli che agiscono come se si illuminasse la scena da dietro le spalle dell'osservatore.
I materiali specificano il colore, la finitura, la trasparenza, la texture ed il rilievo da usare con il motore di rendering.
Nella finestra di dialogo Materiale livello, selezionare o creare un materiale.
Gli ambienti descrivono lo spazio che circonda un modello. Questo spazio si riflette sugli oggetti e può fornire un'illuminazione complessiva.
Le proprietà di rendering comprendono impostazioni dell'ambiente quali il colore e l'immagine dello sfondo.
Il piano d'appoggio fornisce una piattaforma infinita orizzontale che si allunga sull'orizzonte in tutte le direzioni, ad una determinata altezza. Un piano d'appoggio viene renderizzato molto più velocemente rispetto alle superfici utilizzate come sfondi. Gli si può applicare un materiale qualsiasi.
Eseguire il rendering e salvare un'immagine.
Sulla barra dei menu, in Rendering, selezionare Rhino > Salva con nome.
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Il comando RenderingArtico imposta tutto sul bianco (materiali, illuminazione del cielo, piano d'appoggio) ed esegue il rendering della vista corrente.
Opzioni da linea di comando | |
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InfluisciSuMateriali | Disattivare per escludere i materiali dalle impostazioni. |
InfluisciSuLuci | Disattivare per escludere le luci dalle impostazioni. |
InfluisciSuPianoDiAppoggio | Disattivare per escludere il piano d'appoggio dalle impostazioni. |
InfluisciSuSfondo | Disattivare per escludere lo sfondo dalle impostazioni. |
Vedi: Wikipedia: Ambient occlusion.
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Il comando ChiudiFinestraRender chiude la finestra di rendering.
Comando molto utile quando si generano più rendering. Abbinato al comando SalvaImmagineRenderCome, consente la realizzazione di più rendering ed il loro salvataggio su file diversi tramite script.
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Il comando CopiaImmagineRenderSuAppunti copia l'immagine della finestra di rendering negli Appunti.
Barra strumenti | Menu |
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Il comando RenderingIngrandimento renderizza l'area selezionata della vista corrente nella finestra di rendering, usando la risoluzione specificata sul pannello Rendering.
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Il comando RenderingSuFinestra renderizza l'area selezionata della vista corrente nella finestra di rendering, usando la risoluzione della vista.
Barra strumenti | Menu |
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Finestra Mostra pannello Rendering |
Il comando Rendering apre il pannello Rendering che fornisce accesso veloce alle proprietà del documento.
Imposta il modulo di rendering corrente. Può trattarsi del motore di rendering integrato di Rhino oppure di un plug-in.
Specificare una sorgente per la vista.
Renderizza la vista corrente.
Selezionare una vista per eseguire il rendering dall'elenco.
Selezionare una vista con nome per eseguire il rendering dall'elenco.
Selezionare un'istantanea per eseguire il rendering dall'elenco.
Il rapporto di aspetto viene visualizzato sulla destra del menu.
Effettua il rendering della vista attiva, utilizzandone la dimensione in pixel.
Effettua il rendering della vista attiva usando la risoluzione personalizzata. Definire la risoluzione personalizzata specificando l'altezza e la larghezza della vista in pixel.
Effettua il rendering della vista attiva usando la risoluzione selezionata.
Se si aggiunge un file di testo denominato render_sizes.txt alla cartella in cui si trova il file eseguibile di Rhino (.exe), il modulo di rendering di Rhino e altri motori di rendering leggeranno questo file di testo per le dimensioni di rendering personalizzate.
Mantiene il rapporto di aspetto della vista. Quando si modificano l'altezza o la larghezza, l'altra dimensione cambia di conseguenza.
Calcola le dimensioni dell'immagine nel sistema di unità selezionato in base alle impostazioni della risoluzione e del DPI (punti x pollice). Risulta utile per determinare le dimensioni di un'immagine da stampare.
Imposta le dimensioni dell'immagine in pixel, pollici, millimetri o centimetri.
I pixel ("punti") per pollice dell'immagine.
Le impostazioni della Qualità aiutano a migliorare:
Le impostazioni di qualità più alte richiedono l'emissione di più raggi per pixel, per cui anche maggiori tempi di rendering. Una qualità più bassa è da preferirsi quando si imposta la scena, mentre una qualità maggiore è più adatta alla generazione di immagini finali a scopi di presentazione.
Rhino calcola ciascun pixel nell'immagine renderizzata mediando vari campioni. In questo modo, i bordi dell'immagine appaiono più smussati, a discapito della velocità di esecuzione del processo di rendering.
Lo sfondo è ciò che si osserva direttamente di fronte alla camera se non ci sono oggetti che ne occludono la vista. Lo sfondo non è un oggetto 3D, esiste solo sullo schermo.
Mostra un colore in tinta unita.
Mostra un gradiente a due colori. Il colore della parte superiore dell'immagine di sfondo è il colore solido impostato sopra.
Mostra la porzione di ambiente corrente visibile dalla camera nella vista.
Crea un nuovo ambiente usando un modello template dalla libreria.
Modifica l'ambiente selezionato.
Consultare: Environment Editor.
Copia l'ambiente selezionato su un nuovo ambiente con le stesse impostazioni.
Mostra il wallpaper della vista corrente.
Adatta il wallpaper alla vista renderizzata.
Lo sfondo viene renderizzato con il canale alfa per la trasparenza. L'immagine deve essere salvata in un formato file che supporta il canale di trasparenza alfa (.png, .tga, .tif).
Attiva il piano d'appoggio.
Apre il pannello Piano d'appoggio.
Assegna un ambiente personalizzato che verrà riflesso dagli oggetti della scena.
Crea un nuovo ambiente usando un modello template dalla libreria.
Modifica l'ambiente selezionato.
Consultare: Environment Editor.
Copia l'ambiente selezionato su un nuovo ambiente con le stesse impostazioni.
L'opzione Nessun ambiente applica uno sfondo di colore grigio semplice.
L'ambiente Studio offre un'illuminazione diffusa, fornita da un'immagine ad alta gamma dinamica.
Attiva il sole.
Apre il pannello Sole.
Attiva la luce del cielo.
Regola l'intensità della luce del cielo.
Imposta un ambiente da usare come luce proveniente dal cielo.
Crea un nuovo ambiente usando un modello template dalla libreria.
Modifica l'ambiente selezionato.
Consultare: Environment Editor.
Copia l'ambiente selezionato su un nuovo ambiente con le stesse impostazioni.
Apre il pannello Luci.
Determina se i riflettori che si trovano in livelli nascosti o che sono stati nascosti con il comando Nascondi vengono renderizzati o meno.
Il comando Istantanee salva e ripristina le Viste con nome, le Posizioni con nome, gli Stati dei livelli, nonché le impostazioni di rendering, le impostazioni oggetto che includono lo stato bloccato/nascosto, la modalità di visualizzazione, il materiale, la posizione, le impostazioni della luce, la conversione curve in mesh tubolari, lo scostamento, l'arrotondamento bordi, la scanalatura e lo spessore.
Con le superfici, vengono renderizzati anche gli oggetti curva.
Oltre alla superficie in sè, vengono renderizzate le sue curve isoparametriche ed i suoi bordi. Si applica lo spessore dei bordi impostato nella vista renderizzata.
Con le superfici, vengono renderizzate anche le quote ed i testi.
Il comando Istantanee salva e ripristina le Viste con nome, le Posizioni con nome, gli Stati dei livelli, nonché le impostazioni di rendering, le impostazioni oggetto che includono lo stato bloccato/nascosto, la modalità di visualizzazione, il materiale, la posizione, le impostazioni della luce, la conversione curve in mesh tubolari, lo scostamento, l'arrotondamento bordi, la scanalatura e lo spessore.
Di solito, le immagini renderizzate vengono generate con una maggiore profondità del colore rispetto a quelle riproducibili dai monitor e dai formati file a bassa gamma dinamica quali JPEG, PNG e BMP. Ciò causa un effetto denominato "banding" (passaggio tonale a fasce), un errore di quantizzazione. Il dithering riduce gli errori di quantizzazione, eliminando in tal modo i problemi di banding.
Entrambi i metodi di dithering svolgono la stessa funzione. A volte uno è preferibile all'altro, ma in genere il "Disturbo semplice" è migliore.
Consultare: Wikipedia: Dither.
Nessun dithering.
L'algoritmo compie il dithering diffondendo l'errore di quantizzazione di un pixel ai pixel vicini.
Consultare: Wikipedia: Floyd-Steinberg dithering.
Una variazione casuale delle informazioni di luminosità e colore in un'immagine.
Consultare: Wikipedia: Image noise.
I colori dei file immagine vengono corretti in modo tale che le immagini possano essere caricate byte per byte nei pixel RGB dello schermo di un computer ed essere visualizzate correttamente su un monitor. Ciò significa che la risposta al colore di un'immagine standard è non lineare, per cui, per consentire una resa corretta dell'output su un display, occorre applicare la correzione di gamma. Il gamma si riferisce alla funzione di potenza usata per correggere l'immagine.
Il valore di gamma cambia, e di conseguenza corregge l'output dell'immagine.
Consultare: Wikipedia: Gamma correction.
La modalità di visualizzazione renderizzata supporta un workflow lineare per il calcolo preciso di colore, gamma ed illuminazione.
La correzione gamma delle immagini bitmap caricate dal disco viene rimossa (applicando l'inverso del valore di gamma indicato nella casella di modifica Gamma), in modo tale che esse abbiano una risposta lineare prima di passare al motore di rendering. Il motore di rendering le renderizza in questo stato non corretto. La correzione gamma viene applicata all'intera immagine ultimata. Ciò può processare meglio il colore nelle immagini renderizzate.
Consultare: What is linear work flow and how can it help your renders look better.
Il comando Istantanee salva e ripristina le Viste con nome, le Posizioni con nome, gli Stati dei livelli, nonché le impostazioni di rendering, le impostazioni oggetto che includono lo stato bloccato/nascosto, la modalità di visualizzazione, il materiale, la posizione, le impostazioni della luce, la conversione curve in mesh tubolari, lo scostamento, l'arrotondamento bordi, la scanalatura e lo spessore.
La larghezza e l'altezza di ciascuna cellula della griglia in pixel.
Quanto più piccole sono le dimensioni della cellula, tanta più memoria viene richiesta. Tuttavia, il rendering finale risulta più veloce.
Il raggio d'ombra è il raggio che viene lanciato dalla scena verso ciascuna luce quando si trova un'intersezione tra il raggio primario e la scena. Di solito, la maggior parte del tempo di rendering viene impiegata per tracciare i raggi d'ombra.
Per aumentare la velocità del calcolo dei raggi d'ombra dei riflettori, il plug-in di rendering suddivide il cono del riflettore in regioni rettangolari e, di nuovo, costruisce un insieme ordinato di poligoni all'interno di ciascuna regione. L'aumento di velocità si applica solo ai riflettori: essi sono molto simili alle viste, la posizione della luce è simile alla posizione della camera ed il cono di luce definisce la vista.
La griglia del riflettore viene definita in base al numero di cellule e non ai pixel, visto che alle luci non viene associata nessuna dimensione pixel.
Impedisce gli artefatti di auto ombreggiatura. Quando si rileva un'intersezione tra il raggio primario e la scena, il punto di intersezione viene spostato (scostato con un offset) verso ciascuna luce prima di calcolare il raggio d'ombra. Ciò accade perché esiste sempre una certa distorsione numerica nel calcolo delle intersezioni e, se il punto non viene spostato, è possibile che il raggio d'ombra vada a colpire di nuovo lo stesso poligono, sistemando le ombre nei posti sbagliati. Per visualizzare gli artefatti di auto ombreggiatura, impostare l'opzione sullo zero e quindi renderizzare la scena.
Il valore di offset.
L'albero di partizione binaria dello spazio (BSP) rappresenta un altro modo di aumentare la velocità del rendering. Anziché esaminare un poligono alla volta, gli oggetti ed i poligoni vengono sistemati in una gerarchia ad albero, in base alla loro posizione nello spazio.
Il motore di rendering costruisce vari alberi, uno contenente i parallelepipedi limite dell'intero oggetto ed uno per ciascun oggetto contenente i poligoni che lo costituiscono.
Per generare l'albero BSP, ci vuole tempo e memoria. Un albero più profondo può richiedere più tempo per la creazione, ma il rendering pupo essere più veloce. Un albero meno profondo si costruisce più velocemente ma può allungare i tempi di rendering.
Controlla quante volte può essere suddivisa la scena quando si genera l'albero.
La profondità predefinita dell'albero è impostata su Auto e le dimensioni dei nodi su 1. Normalmente non dovrebbe essere necessario cambiare queste impostazioni, a meno che non si stia eseguendo il rendering di una scena così grande che Rhino esaurisca la memoria usando le impostazioni predefinite.
Definisce le dimensioni ottimali di ciascun nodo contenente gli oggetti o i poligoni.
Il settaggio dei rimbalzi controlla il numero di volte in cui vengono tracciati i raggi che colpiscono gli oggetti trasparenti: 12, per esempio, vuol dire che 12 strati trasparenti sovrapposti verranno renderizzati correttamente ma, a partire dal numero 13, il rendering sarà opaco. Per mantenere ragionevoli i tempi di rendering, il limite è 15.
Il settaggio dei rimbalzi controlla il numero di volte in cui vengono tracciati i raggi che colpiscono gli oggetti riflettenti. Per mantenere ragionevoli i tempi di rendering, il limite è 15.
Ripristina tutte le impostazioni di rendering di default
Renderizza il modello corrente.
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Il comando RenderingApriUltimoRendering apre l'ultimo file immagine di rendering (.rimage).
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Il comando RenderingApriRenderImage apre una finestra browser con i file immagine di rendering più recenti (.rimage).
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EseguiRendering Anteprima di rendering |
Il comando AnteprimaRender renderizza la vista corrente nella finestra di rendering, con la risoluzione del rendering, ottimizzando i tempi di rendering.
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Il comando AnteprimaRenderSuFinestra renderizza l'area selezionata della vista corrente nella finestra di rendering, usando la risoluzione del rendering ed ottimizzando i tempi di rendering.
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Il comando FinestraAnteprimaRender renderizza, sulla vista stessa, l'area selezionata nella vista corrente, usando la risoluzione della vista ed ottimizzando i tempi di rendering.
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Il comando RenderingSegnalaFileImmagineMancanti apre il gestore delle immagini, il quale si può commutare in modo che mostri tutti i file immagine oltre a quelli mancanti.
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Il comando RenderingFinestra renderizza, sulla vista stessa, l'area selezionata nella vista corrente, usando la risoluzione della vista.
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Il comando SalvaImmagineRenderCome salva l'immagine della finestra di rendering su un file.
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EseguiRendering Modulo di rendering corrente |
Il comando ImpostaPlugInRenderingCorrente specifica l'applicazione plug-in corrente per il rendering.
È possibile scaricare alcuni plug-in da: www.rhino3d.com/resources.
Renderizzare la scena del modello
Applicare le luci per il rendering
Rhino 6 for Mac © 2010-2019 Robert McNeel & Associates. 06-giu-2019